SCOPRI PREDAPPIO

Un territorio ricco di cultura e arte: scopri i tour proposti alla scoperta di vini tipici, paesaggi mozzafiato e scorci inesplorati.

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Predappio ha radici antiche: Predappio Alta, con la sua Rocca, è un suggestivo borgo medievale, oltre che “culla” del Sangiovese cui è dedicato il Museo del Vino nelle storiche cantine Zoli; Fiumana ha origini romane e ospita Villa Pandolfa (XVIII sec.); di rilievo è anche la chiesa romanica di S. Agostino.

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I NOSTRI TOUR

TOUR #1

Tra Cantine, Rocche e Leggende

Itinerario circolare tra le colline disseminate di vigneti tra splendidi e suggestivi panorami romagnoli.

TOUR #2

Le due Predappio, l’antico Museo del Vino e la Vigna del Generale

Le due Predappio, la storica vigna del Generale e, immersa in un’isola di querce secolari, l’antica Villa Salta

TOUR #3

Cantine e dimore storiche

Itinerario in bicicletta alla scoperta delle Cantine del Sangiovese ospitate all’interno di dimore storiche.

TOUR #4

A cavallo tra le vigne

Scoprire i vigneti di Predappio a cavallo è un’emozione indimenticabile sia per i wine lover più esperti che per gli appassionati di vino alle prime armi.

TOUR #5

2 giorni di Sangiovese

Un week end a Predappio tra cantine, rocche e architettura razionalista. Il momento migliore? Appena dopo la vendemmia.

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A CAVALLO TRA LE VIGNE

Scoprire i vigneti di Predappio a cavallo è un’emozione indimenticabile sia per i wine lover più esperti che per gli appassionati di vino alle prime armi. Una sensazione bellissima, cielo e terra, prati e vigneti in queste quiete terre che sembrano disegnate dalla mano di un artista.

DESCRIZIONE

La posizione strategia del maneggio permette di raggiungere, in una escursione di due/tre ore, le cantine limitrofe, dove fare sosta per una degustazione.
Tutti possono partecipare perché cavalli selezionati e guide esperte vi guideranno alla scoperta di luoghi di straordinaria bellezza naturale senza tralasciare il lato tecnico.

TAPPA 1

TENUTA PANDOLFA - NOELIA RICCI

TAPPA 2

TAPPA 3

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GALLERY

UFFICIO TURISTICO

Piazza S. Antonio n. 3
Tel. 0543 921766

Orari:
da lunedi a sabato 8:00 – 13:00
domenica 10:00 – 13:00
 Percorribile: a piedi, in bici

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TRA CANTINE ROCCHE E LEGGENDE

Una limpida giornata di sole, il vento tiepido che sfiora la pelle, le dolci colline con i giovani filari di vite e l’incontro con vigne, vigneti, viticoltori e ruderi, rocche e leggende che affascinano e catturano l’immaginazione. Itinerario circolare tra le colline disseminate di vigneti ad un’altitudine massima di 430 metri dalla quale godere di splendidi e suggestivi panorami romagnoli. Il percorso intreccia diverse Cantine dove potersi fermare a conoscere i vignaioli e le loro produzione e, su richiesta, degustare i loro vini.

Distanza: Km 17

Altitudine: max. 430 mt

Difficoltà: facile


Strada: asfaltata 100%

Percorribile: a piedi, in bici, in moto, in auto

DESCRIZIONE

Sulla strada che dall'Azienda Agricola Stefano Berti conduce alle Caminate, i ruderi di un vecchio monastero esposti al vento e al tempo, belli e allo stesso tempo inquietanti e invitanti: è Scardavilla di Sopra, un luogo mistico e quasi irreale, dove il sacro, abbandonato a fine ’700, ha ancora una forte presenza. 

Tutto intorno il bosco di querce secolari e la Riserva Naturale di Scardavilla, area di estrema importanza ecologica e di grande ricchezza floristica. (per accedere alla Riserva occorre munirsi di un'apposita autorizzazione da ritirare presso la direzione dell'area protetta situata nel municipio di Meldola). 

Seguendo l’itinerario la successiva cantina da visitare è la Cantina delle Caminate e dopo circa 3 chilometri,, qualche metro all’interno della statale, si nota una costa rocciosa che spunta sopra il terreno aratro, la forma è strana, sembra quasi un seggio. La leggenda narra che la Vergine Maria, stanca per un lungo peregrinaggio, si sedesse per riposare sulla roccia che, felice di accogliere la Madre di Dio si modellò a mo’ di trono che venne chiamato Sasso della Madonna. I vecchi raccontano che “on che u gni cardeva” ( uno che non ci credeva ) ebbe il campo bruciato dalla grandine mentre gli altri la pioggia ristoratrice. Attorno al sasso spuntano fiori profumati in ogni stagione, mentre il “seggio” si ricopre di muschio soffice, a mo’ di cuscino. La Madonna venerata è conosciuta in tutta la vallata del Rabbi e del Montone come la “Madonna della Pioggia”. 

Qualche centinaio di metri più avanti, a dominio del paesaggio circostante, si staglia la possente e massiccia Rocca delle Caminate, nata attorno all’anno Mille come avamposto militare e, dopo secoli di vicissitudini, negli anni ‘20 del novecento, ristrutturata e adibita a dimora estiva della famiglia Mussolini. I lavori di recupero, ultimati nel 2016, l’hanno riportata a nuova luce e l’aggraziato restauro del 2014 l’ha riportata alla vita, in un mix tra tradizione e innovazione.  

Nella sommità della Rocca, a fianco del torrione, dal terrazzo panoramico è possibile spaziare con lo sguardo a 360° e ammirare un panorama mozzafiato che spazia dalle sottostanti valli del Bidente verso Meldola e del Rabbi in direzione Predappio, fino al mare Adriatico e alla riviera romagnola.  Ai fianchi della Rocca, il Santuario della Beata Vergine della Consolazione e l’Oratorio di Santa Maria del Soccorso, quest’ultimo impreziosito dalle sonorità cromatiche dei finti mosaici dell’artista predappiese Mastro Lupo, nome d’arte di Benito Partisani. La camminata termina all'azienda agricola Condé - Condé Wine Resort.

TAPPA 1

AZIENDA AGRICOLA STEFANO BERTI

TAPPA 2

RUDERI DEL MONASTERO DI SCARDAVILLA

TAPPA 3

IL SASSO DELLA MADONNA

ROCCA DELLE CAMMINATE

TAPPA 4

MANEGGIO MOFFA

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LE DUE PREDAPPIO, L’ANTICO MUSEO DEL VINO E LA VIGNA DEL GENERALE

Le due Predappio, la nuova e la secolare, la storica vigna del Generale e, immersa in un’isola di querce secolari, l’antica Villa Salta.
Dal centro di Predappio nuova, una stradina nascosta nei pressi della piazza principale si inerpica sulle dolci colline regalando scorci e paesaggi suggestivi e inaspettati. Dopo qualche chilometro di morbida salita, si raggiunge un punto panoramico che, nelle giornate più limpide, regala una spettacolare vista a 360°: la Rocca delle Caminate, la Rocca di Predappio Alta e, in lontananza, il mare.

DESCRIZIONE

Proseguendo lungo il sentiero silenzioso si scorge l'antica Villa Salta, dove sono stati ritrovati reperti archeologici ed antiche iscrizioni e si narra che un tempo sorgesse qui un tempio dedicato a Giove e a Giunone. Oggi Villa Salta ospita corsi e appuntamenti di Yoga, Shiatsu e settimane del Benessere. 

Lungo la discesa che conduce a Predappio Alta, si intravede l’ingresso della grotta della vecchia miniera di zolfo, detta la Solfatara, dove ogni anno, dal 1981, viene realizzato un curioso e amatissimo presepe. Dalla grotta al centro di Predappio Alta, detto la Prè, la via è breve e il piccolo e antico borgo medievale riserva interessanti e piacevoli sorprese. Il cuore pulsante dell’antico borgo, dominato dalla Rocca – aperta in occasione di eventi speciali -  e aggrappato ad uno sperone di roccia puddinga, è Piazza Cavour  dove si affacciano due chiesette: la Chiesina della Maestà, avvolta dalla leggenda della reliquia dell’immagine della Madonna e la Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta, che ospita 6 tele di Benito Partisani, in arte Mastro Lupo (Predappio 1906-1969).

Le tele narrano del Battesimo di Cristo, seguendo un iconografica originale, ricca di rimandi biblici e di energico sentimento, permeato da profonda pietà umana e trascendenza spirituale.  Al centro della piazza, a testimonianza della grande vocazione vitivinicola del territorio di Predappio Alta, oltre all’omaggio della Fontana a grappolo d’uva, possiamo trovare, all’interno della “Vecia Cantena d’la Prè”, le cantine storiche Zoli, risalenti all’anno 1400, oggi adibite a Museo delle Tradizioni Vitivinicole. Predappio Alta è storicamente la “culla” del Sangiovese, vino rosso intenso ottenuto dal clone sangiovese di Romagna, la cui vitalità  è testimoniata dalla presenza di numerose aziende vitivinicole, tra cui la Fattoria Nicolucci e la sua curiosa storia della Vigna del Generale,  a due passi dalla piazza principale.


Lungo il tratto di strada asfalta e poco trafficata che da Predappio Alta conduce a Predappio si staglia lo scheletro di un immobile abbandonato che ha avuto un ruolo di primo piano nello sviluppo economico e sociale del paese nella prima metà del ‘900. Sono le reliquie delle Officine Caproni, nata come fabbrica aeronautica che diede lavoro a moltissimi predappiesi. La fabbrica è in disuso dal 1944, ma sono state riaperte le gallerie sotto al monte con una attrezzatura unica nel suo genere: un tunnel tra i più lunghi d’Europa con lo scopo di studiare i flussi dell’aria e gli effetti della turbolenza, in collaborazione con l’Università Alma Mater di Bologna, altre Università e centri di ricerca internazionali (Progetto CICLoPE).

TAPPA 1

VILLA SALTA

TAPPA 2

GROTTE DELLA SOLFATARA

TAPPA 3

CHIESA PARROCCHIALE DI S. MARIA ASSUNTA

TAPPA 4

Distanza: Km 9,05

Altitudine: max. 340 mt

Difficoltà: percorso escursionistico intermedio. Buon allenamento richiesto. Sentieri facilmente percorribili. Adatto a ogni livello di abilità.

Strada: asfaltata e sterrata

Percorribile: a piedi, in bici

PREDAPPIO PANORAMICA

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2 GIORNI DI SANGIOVESE

Un week end a Predappio tra cantine, rocche e architettura razionalista. 
Il momento migliore? Appena dopo la vendemmia, tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, quando anche il paesaggio dà il meglio di sé. 

Infatti Predappio non offre solo una cultura enologica di alto livello, ma un patrimonio culturale di pregio e paesaggi incantevoli ed è la meta ideale per gite fuori porta e week end.

DESCRIZIONE

Un itinerario per un fine settimana all’insegna del vino, della storia e delle tradizioni per iniziare a scoprire ed amare il territorio predappiese, nell’entroterra romagnolo. La selezione proposta di seguito non è assolutamente l'unica fattibile, si tratta soltanto di alcune delle cantine, che può essere integrata con le altre cantine dell’associazione Terre di Predappio.  

Prenotare le degustazioni è sempre molto consigliato, in quanto si tratta quasi sempre di aziende dedite alla lavorazione ed alla produzione e non sempre vi è a disposizione qualcuno libero per una visita  della cantina e dell'azienda stessa o per una degustazione.
Se, oltre al vino, amate la natura, l’arte e l’architettura questa zona offre siti di notevole pregio: dopo la visita alla cantina Sabbatani – Vini di Cuore a San Lorenzo in Noceto e alle cantine dell'azienda agricola Condé - Condé Wine Resort e Pandolfa di Fiumana, sulla strada principale che da Fiumana conduce a Predappio, nascosta in una viuzza sorge la piccola Chiesa di Sant’Agostino in Rocca d’Elmici, di origini antichissime e molto suggestiva, in quanto rappresenta una delle rare testimonianze di architettura romanica delle vallate forlivesi. Sant'Agostino offre una stratificazione di affreschi che ne hanno nel corso dei secoli impreziosito le pareti, tra cui quella che viene definita Danza degli scheletri, risalente  al XVI secolo, un trionfo della Morte che doveva fungere da ammonizione per gli abitanti del luogo.

 
Lasciata la misteriosa Sant’Agostino, si prosegue verso Predappio, perfetto punto di sosta per un caffè e per visitare gli edifici e le architetture razionaliste del paese di Fondazione, tra cui l’asilo e oratorio di Santa Rosa, l’ex mercato dei viveri e l’ex Casa del Fascio e dell’ospitalità. Si può visitare Predappio anche seguendo l’itinerario di Mastro Lupo, nome d’arte di Benito Partisani, artista nato e vissuto a Predappio fino alla sua scomparsa. Le sue opere, realizzate per spazi pubblici e privati, sono disseminate nel paese e nelle limitrofe vicinanze, arricchendo capillarmente il luogo delle sue radici. Lo storico Cimitero di San Cassiano è punteggiato di monumenti ornati da creazioni dell’artista, così come la Chiesa di Santa Rosa conserva le 14 formelle di ceramica della via Crucis.

 
Da Predappio si prosegue per la località Strada San Zeno, passando da San Savino dove si trova la cantina La Fornace. Proseguendo sulla Strada Statale 9ter, si giunge alla frazione di San Zeno. Questo piccolo borgo, dove si trova la cantina storica Tenuta Piccolo Brunelli, si trovava sulla principale via di comunicazione fra la Romagna e la Toscana, lungo la via che collegava Galeata a Firenze. All’orizzonte si staglia, come una nitida immagine, la torre di Mont’Erno che sovrasta San Zeno, a 482 metri di altezza in località Monte Termine, un balcone di osservazione privilegiato per spaziare in un ampio orizzonte lungo la valle del Rabbi. Proseguendo per la provinciale di fondovalle del Bidente, si staglia la sagoma del castello di Cusercoli, monumento pregno di storia e di affascinanti leggende, edificato su uno sperone di roccia calcarea in età medievale, intorno al XII secolo, e presumibilmente sulle basi di una preesistente struttura fortificata di periodo tardo romano.

Proseguendo si incontra la Cantine delle Caminate, oltrepassata la quale, dopo circa 3km, si nota una costa rocciosa che spunta sopra il terreno aratro, la forma è strana, sembra quasi un seggio. La leggenda narra che la Vergine Maria, stanca per un lungo peregrinaggio, si sedesse per riposare sulla roccia che, felice di accogliere la Madre di Dio si modellò a mo’ di trono che venne chiamato Sasso della Madonna.
I vecchi raccontano che “on che u gni cardeva” ( uno che non ci credeva ) ebbe il campo bruciato dalla grandine mentre gli altri la pioggia ristoratrice. Attorno al sasso spuntano fiori profumati in ogni stagione, mentre il “seggio” si ricopre di muschio soffice, a mo’ di cuscino.
La Madonna venerata è conosciuta in tutta la vallata del Rabbi e del Montone come la “Madonna della Pioggia”.


Qualche centinaio di metri più avanti, a dominio del paesaggio circostante, si staglia la possente e massiccia Rocca delle Caminate, nata attorno all’anno Mille come avamposto militare e, dopo secoli di vicissitudini, negli anni ‘20 del novecento, ristrutturata e adibita a dimora estiva della famiglia Mussolini. I lavori di recupero, ultimati nel 2016, l’hanno riportata a nuova luce e L’aggraziato restauro del 2014 l’ha riportata alla vita, in un mix tra tradizione e innovazione.  Nella sommità della Rocca, a fianco del torrione, dal terrazzo panoramico è possibile spaziare con lo sguardo a 360° e gustarsi un panorama mozzafiato che spazia dalle sottostanti valli del Bidente verso Meldola e del Rabbi in direzione Predappio, fino al mare Adriatico e alla riviera romagnola. Ai fianchi della Rocca, il Santuario della Beata Vergine della Consolazione e l’Oratorio di Santa Maria del Soccorso, quest’ultimo impreziosito dalle sonorità cromatiche dei finti mosaici dell’artista predappiese Mastro Lupo, nome d’arte di Benito Partisani. 

Dopo tante cantine si rientra a Predappio e, per chi ha qualche ora in più, perché non visitare il caratteristico borgo di Predappio Alta e il suo Museo del vino?

AZIENDA AGRICOLA CONDÉ - CONDÉ WINE RESORT

TAPPA 1

AZIENDA AGRICOLA CONDÉ - CONDÉ  WINE RESORT

TAPPA 2

Distanza: Km 63

Altitudine: n.d.

Difficoltà: giro in bici per esperti. Ottimo allenamento richiesto. Superfici per lo più asfaltate e facili da percorrere in bici.                

Strada: asfaltata.

Percorribile: in bici o auto.

CANTINA SABBATANI VINI DI CUORE

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CANTINE E DIMORE STORICHE

Itinerario in bicicletta alla scoperta delle Cantine del Sangiovese ospitate all’interno di dimore storiche. 

Le cantine, visitabili su appuntamento, coniugano la tradizione enologica del territorio con la storia e la passione legata alla produzione di grandi vini, la cui scoperta merita un grande viaggio.

DESCRIZIONE

Paesaggi incantevoli, tra vigneti, borghi medioevali e dolci colline per vivere, in sella ad una bicicletta, una esperienza all’insegna dell’attività e del buongusto. Un tour ad anello che parte dalla piccola frazione di Massa di Vecchiazzano, dove la prima tappa è la cantina Drei Donà Tenuta La Palazza, in strategica posizione allo sbocco delle valli dei fiumi Rabbi e Montone, attorno a una delle torri di guardia che Caterina Sforza nel 1481 pose a difesa dei suoi territori. Da Massa di Vecchiazzano il percorso procede verso San Lorenzo in Noceto e successivamente Fiumana, oltrepassata la quale, sulla destra si scorge la Tenuta Pandolfa, conosciuta anche come villa degli spiriti o Casa dalle 100 finestre, costruita tra il 1731 e il 1743 dai marchesi Albicini e seconda cantina da visitare

 
Riprendendo la Strada Provinciale 9ter del Rabbi che da Fiumana porta a Predappio, sulla sinistra, quasi nascosta alla vista e a pochi metri dalla strada principale, sorge la piccola Chiesa di Sant’Agostino in Rocca d’Elmici, di origini antichissime e molto suggestiva, in quanto rappresenta una delle rare testimonianze di architettura romanica delle vallate forlivesi. Sant'Agostino offre una stratificazione di affreschi che ne hanno nel corso dei secoli impreziosito le pareti, tra cui quella che viene definita Danza degli scheletri, risalente  al XVI secolo, un trionfo della Morte che doveva fungere da ammonizione per gli abitanti del luogo.

 
Lasciata la misteriosa Sant’Agostino, si prosegue la pedalata verso Predappio, perfetto punto di sosta per un caffè e per visitare gli edifici e le architetture razionaliste del paese di Fondazione, tra cui l’asilo e oratorio di Santa Rosa, l’ex mercato dei viveri e l’ex Casa del fascio e dell’ospitalità. Da qui, con lentezza e con dolcezza, su facili saliscendi, si inizia a risalire la Valle del Rabbi   in direzione San Zeno, passando da San Savino e Tontola e, circondati da colline ondulate, si giunge alla Tenuta Piccolo Brunelli, una delle aziende vitivinicole romagnole più antiche che ritrova le sue origini nel XIV secolo.


Attraversato il piccolo borgo di San Zeno, che si trovava sulla principale via di comunicazione fra la Romagna e la Toscana, lungo la via che collegava Galeata a Firenze, dopo 500 metri si prosegue per Colle di Centoforche, con salita di media difficoltà e dopo una discesa scorrevole e con qualche tornante si giunge a Rocca San Casciano, caratteristico paesino di origine medioevale. La vita ruota attorno a Piazza Garibaldi, di forma triangolare, sorta attorno al 1200 e straordinariamente bella. Incrociata la statale 67 si prosegue in leggera discesa verso Dovadola e prima di giungere a Castrocaro, facendo un breve deviazione sulla sinistra in direzione Colmano, si giunge all’ultima dimora storica e cantina dell’itinerario, Villa I Raggi. Non si hanno notizie precise sulla data della sua costruzione. Sembra sia stata fatta costruire nel 1700 sopra un edificio più antico, di cui si hanno tracce nella cantina: forse un’opera fortificata, o forse il castello stesso di Colmano. Nel 1849 ospitò Giuseppe Garibaldi che vi pernottò nel corso della trafila che lo accompagnò dall’Adriatico alla Toscana

TAPPA 1

TENUTA PANDOLFA NOELIA RICCI

TAPPA 2

TENUTA PICCOLO BRUNELLI

TAPPA 3

ROCCA SAN CASCIANO

TAPPA 4

Distanza: Km 63

Altitudine: max. 558 mt

Difficoltà: giro in bici per esperti. Ottimo allenamento richiesto. Superfici per lo più asfaltate e facili da percorrere in bici.

Strada: asfaltata.

Percorribile: in bici.

DREI DONA' TENUTA LA PALAZZA

TAPPA 5

VILLA I RAGGI ZANETTI PROTONOTARI CAMPI

Predappio è storicamente la “culla” del Sangiovese, vino rosso e corposo ottenuto dal clone sangiovese di Romagna base dei grandi rossi italiani (Brunello, Chianti). Il Sangiovese, vino romagnolo per eccellenza, ha trovato in Predappio una zona ad alta elezione produttiva

TAPPA 5

CANTINA ROCCA DELLE CAMMINATE

TAPPA 6

AZIENDA AGRICOLA CONDÉ - CONDÉ WINE RESORT

TAPPA 5

SANTUARIO DELLA BEATA VERGINE DELLA MAESTÀ

TAPPA 6

LA VECIA CANTENA D'LA PRE'

TAPPA 7

FATTORIA NICOLUCCI

TAPPA 8

ROCCA DI PREDAPPIO ALTA

TAPPA 9

OFFICINE CAPRONI

TAPPA 10

GALLERIE DEL VENTO

TAPPA 11

CASA DEL FASCIO

TAPPA 6

DREI DONA' TENUTA LA PALAZZA

PREDAPPIO

Campagna  finanziata dal progetto EXCOVER  – Experience, Discover & Valorise Hidden Treasure Towns and Sites of the Adriatic area - realizzato con il programma di cooperazione transfrontaliera Interreg V A Italy-Croatia  2014 - 2020 CBC Programme

https://www.italy-croatia.eu/web/excover

Contatta l'ufficio turistico per informazioni sui tour proposti.

Ricordiamo che le degustazioni e le visite in vigna o cantina vanno prenotate con anticipo contattando direttamente le aziende interessate.

TAPPA 3

TENUTA PANDOLFA – NOELIA RICCI

TAPPA 4

PREDAPPIO

CANTINA LA FORNACE

TENUTA PICCOLO BRUNELLI

TAPPA 6

TAPPA 5

TAPPA 7

CUSERCOLI

TAPPA 8

CANTINA ROCCA LE CAMMINATE

ROCCA DELLE CAMMINATE

TAPPA 9

TAPPA 10

AZIENDA AGRICOLA CONDÉ  - CONDE WINE RESORT

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Compila il form per richiedere informazioni sui tour proposti direttamente online

ATTENZIONE: ricordiamo che le degustazioni e le visite in vigna o cantina vanno prenotate con anticipo contattando direttamente le aziende interessate. La compilazione del presente form non costituisce una prenotazione valida per le degustazioni proposte.

TOUR #6

Il sentiero Garibaldi tra le vigne di Sangiovese

Tanta storia avvolge Predappio, ma forse non tutti sanno che Giuseppe Garibaldi è passato da qui!

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IL SENTIERO DI GARIBALDI TRA LE VIGNE DEL SANGIOVESE

Tanta storia avvolge Predappio, ma forse non tutti sanno che Giuseppe Garibaldi è passato da qui! Per fuggire dagli austriaci, nell’estate del 1849, sbarcato sul litorale ferrarese di Magnavacca (Porto Garibaldi), inizia un’avventura conosciuta come Trafila Garibaldina, un percorso leggendario che lo porterà anche nelle terre predappiesi.

DESCRIZIONE

Un itinerario semplice, prevalentemente su strada secondarie asfaltate e non trafficate, per scoprire una zona del territorio di Predappio inesplorata e preziosa, con un paesaggio che incanta e per approfondire la conoscenza della lotta per un’Italia indipendente e repubblicana. 

Si parte da Predappio Alta, detto la Prè, il suggestivo borgo medievale dominato da una imponente Rocca, oltre che “culla” del Sangiovese cui è dedicato il Museo del Vino nelle storiche cantine Zoli. Nel cuore del borgo, a pochi passi dal Museo, si trova la storica Fattoria Nicolucci, da oltre un secolo azienda vitivinicola a conduzione familiare che da quattro generazioni produce eccellente Sangiovese. 

Prenotare le degustazioni è sempre molto consigliato, in quanto si tratta quasi sempre di aziende dedite alla lavorazione ed alla produzione e non sempre vi è a disposizione qualcuno libero per una visita  della cantina e dell'azienda stessa o per una degustazione. 

Lasciata l’incantevole Predappio Alta si parte verso la Trafila Garibaldina, passando per le grotte dell’ex solfatara di Predappio Alta, ricche di stalattiti, acque sulfuree e roccia sedimentaria tempestata di fossili, che ospitano il famoso presepio artistico nel periodo invernale e per Villa Salta, dove sono stati ritrovati reperti archeologici ed antiche iscrizioni e si narra che un tempo sorgesse qui un tempio dedicato a Giove e a Giunone. 

Oggi Villa Salta ospita corsi e appuntamenti di Yoga, Shiatsu e settimane del Benessere. Lasciata la Strada Provinciale 54 e presa Via Monte Maggiore scoprirai punti panoramici suggestivi, distese di prati dai colori verdeggianti e, durante l’estate, infiniti campi di girasoli, fino a giungere alla frazione di Montemaggiore, inondata di sole e silenzi. Il punto di riferimento per proseguire l’itinerario e iniziare la Trafila Garibaldina è la Parrocchia di Montemaggiore di fronte alla quale si apre un sentiero sterrato che conduce a Villa I Raggi. 

Questi sono i 3 km percorsi, in direzione opposta, dal Generale e dal fedele luogotenente Leggero, che li porterà, grazie alla lunga trafila di solidarietà e resistenza, a Cala Martina, sulla costa Tirrenica. La strada sterrata segue i margini dei frutteti e si dirige verso il crinale, raggiungendolo e offrendo un ottimo punto panoramico sulle vallette di Rio Pezzolo e della Valle del Montone. Il sentiero si innesta sulla strada di servizio del ristorante E Galet da cui si scorge Villa I Raggi, distante meno di 100 mt. e immersa in un bosco di querce secolari. 

La Villa presenta sulla facciata un busto di Garibaldi sormontato da una lapide che ricorda l'ospitalità qui offerta all'eroe nella sua fuga dopo la caduta della Repubblica Romana, visitabile su prenotazione, così come le cantine della storica azienda vitivinicola,  il cui Sangiovese fu premiato nel 1889, in occasione della Esposizione Universale di Parigi, nello stesso anno in cui fu inaugurata la torre Eiffel. Ricordiamo che le degustazioni e le visite in vigna o cantina vanno prenotate con anticipo contattando direttamente le aziende interessate.

Distanza: Km 20,6

Altitudine: 400 mt

Difficoltà: Percorso escursionistico intermedio. Buon allenamento richiesto. Sentieri facilmente percorribili. Adatto a ogni livello di abilità              

Strada: asfaltata e sterrata

Percorribile: a piedi, in bici.

AZIENDA AGRICOLA CONDÉ - CONDÉ WINE RESORT

TAPPA 1

PREDAPPIO ALTA

TAPPA 2

FATTORIA NICOLUCCI

TAPPA 3

LA VECIA CANTENA D’LA PRE’

TAPPA 4

GROTTE DELLA SOLFATARA

TAPPA 5

VILLA SALTA

TAPPA 6

MONTEMAGGIORE

TAPPA 7

VILLA I RAGGI ZANETTI PROTONOTARI CAMPI